PRODUZIONE PALI ILLUMINAZIONE
E MATERIALE ELETTRICO

ZINCATURA

ITER PRODUTTIVO AZIENDALE

I materiali in ferro provenienti dai depositi esterni vengono portati nella zona di carico dell’impianto di zincatura, da qui dopo essere stati agganciati ad apposite attrezzature vengono sollevati per mezzo di gru a ponte e immersi nelle vasche di pretrattamento (DECAPAGGIO)

Queste vasche di decapaggio contengono una soluzione al 16% di acido cloridrico (HCL).

I materiali restano immersi in queste vasche per un periodo di tempo in funzione dell’ossido presente sulla superficie dei pezzi.

Trascorso il tempo necessario per ottenere una perfetta pulitura, i materiali sempre per mezzo di gru a ponte vengono estratti dalla vasca e lasciati sgocciolare sulla stessa e quindi spostati ed immersi nella vasca (LAVAGGIO o RISCIACQUO)

Dopo essere estratti da questa vasca, i materiali vengono spostati (sempre con gru a ponte) verso l’ultima vasca ed immersi in essa.

Questa vasca (FLUSSAGGIO) contiene una soluzione acquosa formata da zinco cloruro ammoniacale, sale sciolto in acqua (ZnC12 – 2NH4 ; Contenuto in ZnC12=52/54.6 %)

Dopo l’estrazione e la sgocciolatura dei materiali dalla vasca di flussaggio questi vengono depositati in un essiccatoio per l’asciugatura.

I materiali dopo questa ultima fase sono pronti per essere immersi nel bagno di zinco fuso contenuto in una vasca di acciaio riscaldata da un forno a gas metano

Lo zinco fuso alla temperatura di 450 °C e’ di tipo elettrolitico al 99.5% con l’aggiunta dell’ 1°/OO alluminio.

L’immersione dei materiali nello zinco fuso avviene mediante gru a ponte, a totale immersione dei pezzi si provvede alla pulizia della superficie del bagno di zinco fuso con delle spatole manuali,a cui seguirà l’estrazione dei pezzi.

Dopo questa operazione i materiali possono essere raffreddati in una vasca piena di acqua statica, oppure inviati nella zona di scarico dove stazioneranno fino al raffreddamento totale .

Il ciclo sopra descritto garantisce un prodotto con caratteristiche conformi a quanto specificato dalle UN EN 40-5 e CEI 7-6

Per quanto concerne i pali per illuminazione questi venvono controllati secondo i due metodi A e B della norma EN 40-5 inerente alla rettilineità con modalità di campionatura riportata nel punto 13.2